sabato 7 aprile 2012

La Pesca A Ledgering "Il Ritorno Sui Miei Passi..."

Non mi ero per nulla dimenticato, la mia mente si sentiva solo un po' impolverata.
Anni di Spinning al Siluro mi avevano quasi fatto cancellare i vecchi ricordi che mi tengono ancora attaccato al cordone ombelicale della pesca a Ledgering o Feeder.
Si esatto, l' evoluzione della classica pesca a fondo, un' insieme di rapidità e di perfezione che ti può permettere di poter disegnare, olio su tela, l' azione di pesca, in modo quasi chirurgico direttamente dalla riva del lago.
Bene, dopo svariate telefonate io, Giulia, Stefano e Federica decidiamo di recarci in Cava domenica 1° Aprile nel pomeriggio.
Ansia da preparativi, si perché l' attrezzatura era da controllare attentamente da cima a fondo, spolverare e prima di domenica bisognava immedesimarsi nell' ipotetica azione di pesca, data la mia lunga astinenza nei confronti di codesta tecnica di pesca.
La mente elabora la pasturazione più adeguata al periodo e alle esche che Stefano dovrà preparami per il giorno dell' entrata in acqua dei Feeder.
Come sempre più mi avvicino al momento della pescata più il mio polso sembra posseduto, avvertendo maggiormente lo stimolo incontenibile della ferrata.
Domenica mattina è dietro all' angolo.
Mi sveglio impastato e rincoglionito come pochi, dopo che la serata era trascorsa all' interno di sale da ballo tra, Salsa "non sono stato buono di muovere un passo e mi sentivo come una vecchia legnaia rimasta incastrata sotto ai piloni di un ponte", Dance anni 80 e Lenti, che mi facevano sentire tanto "AMMMORE".
Suona la sveglia, Giulia con la sua rapidità da Bradipo del Brasile apre la finestra e come per magia una piccolissima brezza primaverile proveniente da Sud, ci spazza via letteralmente le coperte dal letto.
"Amore...Tira un po' di vento..."
Tra "parolacce varie" impugno il telefono per sentire l' interpretazione che singolarmente Stefano voleva attribuire a quel che sarà una splendida giornata all' insegna del cielo nuvoloso con raffiche di Libeccio che sfioreranno i 40 km/h.
Dopo vari tentennii decidiamo di partire.
Arrivati sul posto, Stefano entra immediatamente in pesca alla ricerca di qualche Carpa posizionando il suo Rod-Pod e servendo ai pesci del lago un' elaborato menù che varierà tra Pellets e palline colorate.
Io opterò esclusivamente per il solo utilizzo del Bigattino.
Pochi minuti ed è subito una piccola Amur ad andare a fare visita alla Boiles di Stefano che prontamente ferra con decisione, portando a riva il primo pesce della giornata.



Il vento infastidisce per la maggiore l' azione di pesca del mio Fedder ma dopo una costante pasturazione parte la mia prima ferrata del pomeriggio.



Ferrata che successivamente verrà seguita dalla ripetizione della stessa scena, svariate volte di seguito dato che, entreranno molti Pesci Gatto Americani attratti dal Bigatto.
Il tutto inizia a scorrere in modo rapido e dinamico e la mia pescata con frequenza puntuale continua a svolgersi con successo.



Il cimino colorato del Feeder ogni volta che si muoveva, avvisandomi della mangiata in modo diretto, mi faceva capire con esettezza quale sarebbe stato il pesce che dopo pochi minuti sarebbe venuto a portata di obbiettivo per una rapida fotografia seguita sempre dal rilascio immediato della preda pescata.
Ad un certo punto dei lavori però, mi accorgo prontamente che, con decisione e prepotenza la canna si piega lateralmente...
Ecco che in un decimo di istante capisco subito che questa volta non avrei avuto a  che fare con il solito Punteggiato di turno.
Parte la ferrata e immediatamente noto che la bava colorata, con un' accelerazione da Formula 1° parte in mezzo al lago, la montatura leggera fa sì che io allenti la frizione del mulinello, inizia il combattimento...
15 minuti di tira e molla saranno di contorno alla "regina" che renderà ancor più significativa questa indimenticabile giornata di pesca.
Una splendida Carpa di 7 kg ci verrà a fare visita.


Immediato il rilascio in Natura.
Alla fine di questo splendido Face to Face deposito l' arma all' interno della sacca porta canne, ponendo fine in modo definitivo alla mia giornata di pesca.
Da lì in avanti solo bei ricordi, qualche scatto fotografico e la consapevolezza di non aver sbagliato nulla.
Un grazie a:
Giulia, 
Federica e 
Stefano.
Come sempre unici.
Un grazie speciale anche a questa fantastica tecnica che è sempre in grado, se saputa sfruttare come si deve, di poterci regalare giornate davvero speciali.
Un' ultimo grazie lo veglio dedicare a me stesso, per essere riuscito, grazie al mio modo maniacale, di essere stato in grado ancora una volta di "tirare fuori la Carpa dal cilindro".

"Aaaaaaa, che splendida giornata di pesca..."

COMING SOON FRIENDS...











2 commenti:

  1. Il carpone è stata la ciliegina su di una splendida giornata di pesca!!

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  2. Parole sante Squid...
    Stammi bene, ci si legge!

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