martedì 16 ottobre 2012

Sconfitto... Ma Non Del Tutto...

La voglia di scrivere brevi racconti di pesca, con tutto  quello che accade di degradante sul fiume, non è molta ma ci proviamo...
Eravamo rimasti "leggi Saudade" all' incontro, in acque basse, con un Siluro di grossa taglia, slamato alla terza ripartenza, che si è concluso con un bel v******o ed un "cerchiamo di resettare da subito la sconfitta", guardando oltre...
La voglia cova ed il meteo è quello giusto...
Canna, zaino, scarponi, telo e la solita solitudine di sempre.
Si la solitudine, lei è sempre con me quando vado a pesca...
La pesca in solitaria fa parte del mio stile.
Ecco spiegato perché spesso preferisco ricercare pesci non di taglia esagerata, sicuramente più facili da portare a riva, meno brigosi e se pescati con la giusta attrezzatura, divertenti come i pesci di mole.
Sono tutte c*****e quelle che si sentono, dalla serie:
Un pesce pescato a spinning vale "più o meno" di un pesce pescato con il vivo, oppure il pesce grosso da più gusto e soddisfazione di un pesce piccolo...
Mah, tutte chiacchiere...
Ogni pesce "secondo il mio modesto parere" ha la sua storia ed ogni storia è in grado di trasmettere "a mio avviso" emozioni ed esperienza.
Solo se siamo in grado di imparare a trarne beneficio da quello che ci viene regalato dalla pesca e dalle sue scene e sensazioni, allora saremo in grado di riuscire a migliorarci sia come pescatori ma anche come uomini.
Il pesce piccolo trasmette passione alla pari del pesce di taglia.
Evitare il big quando pesco sottodimensionato (ovvero spesso), è il mio scopo, ma se viene a portata di artificiale e se pescato con la giusta attrezzatura, bèè a quel punto ben venga.
Ma parrebbe che ultimamente i grossi Siluri siano attratti in modo particolare dai miei artificiali.
Anche questa volta, per la seconda della stagione, vengo letteralmente preso a calci nel sedere...
Calpesto la sponda, monto un piccolo rotante mentre i lanci si soffermano in prossimità della riva opposta.
Improvvisamente in acqua si crea un' onda, dal mezzo parte una scia...
Il pesce è grosso e vuole il mio ferro...
Lo sente, lo segue ma non lo tocca...
La scena si ripeterà in prossimità della superficie per ben tre volte.
Il quarto lancio sarà quello che precederà l' attesa botta in canna.
Poco tempo ci sarà dalla mangiata alla ferrata e dopo seguiranno solo imprecazioni...
Il pesce decide di aspirare e partire a tutta coda, a momenti finisco in acqua con lui se non fosse che la frizione iniziò a fischiare come mai mi capitò di sentire in 6 anni di pesca al Siluro a Spinning.
A tutta frizione "fumante" rimango imbambolato da cotanta potenza.
Lui inferocito ed io immobile.
Il pesce decide di partire...
E dove?
Nel pulito?
SEEE MAGARI!
Canna piegata, io scioccato e lui che se ne va, dopo aver srotolato cinquanta-sessanta metri di treccia, verso un banco di ninfee, ovvero segnando la fine del nostro incontro.
Intrigato all' inverosimile il Siluro si pianta sul fondo del canale forte e consapevole di essere superiore alla mia attrezzatura, io non riesco minimamente a pomparlo...
Gioco finito!
Game over!
Dopo varie tirate di treccia effettuate a canna dritta sento che non c' è più nulla da fare, arrivata al limite il treccciato si spezza e perdo il pesce...
Sudarella, scariche diarroiche e ripetuti balbettii mi accompagneranno durante tutto l' arco della serata.
Peccato solo che lo zio, prima di essere stato preso letteralmente a cazzotti dal mostro baffuto, riesce a mettere da parte la sconfitta finale dalla sua giornata di pesca, cancellando l' apatia di un baby Glano.
Ripensando...
Una volta vince il pescatore ed una volta vince il predatore, divenuto preda innanzi all' essere umano.
Giusto così...
Purché il gioco termini con uno splendido e umile rilascio in Natura.












3 commenti:

  1. Ogni pesce fa storia a se e paradossalmente meno li fai e più te li godi.

    Racconto che mi ha drizzato i peli!

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  2. Grazie Squid...
    A dire il vero non è la prima volta che mi trovo di fronte a scene del genere...
    I peli ti si sono drizzati grazie alla "spettacolarità apatica e nascosta" di questo predatore...il quale, se saputo interpretare e conoscere in ogni suo piccolo dettaglio è in grado di trasmettere veramente tanto.
    Per capirlo è fondamentale entrarci in sintonia...
    Se si riesce ad essere in "tinta" con i "colori" che ci circondano il filo conduttore della nostra passione si intrinseca in un mix unico di Emozioni Passione e Natura (Natura in generale ma in questo caso inteso anche come Siluro).
    Tre fattori fondamentali per rendere colorato l' arcobaleno della nostra passione.
    Io il Glanide lo vivo così...
    E ad ogni uscita cerco solamente di riuscirlo a comprendere...
    Anche se "non ti nascondo" che molte volte "non tiro fuori un ragno da un buco".

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  3. Complimenti Samuele grande pescatore ma soprattutto grande persona

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