sabato 24 settembre 2011

The Jungle

Vedo l' argine, carico in spalla l' attrezzatura, mi preparo per la scalata in mezzo all' erba alta e alle api che imperterrite volano di fiore in fiore.
Rapido scivolo in golena, sono solo.
Sento solo il fischiettare degli uccelli e il dolce fruscio delle chiome degli alberi.
Attorno a me solo un colore, il verde.
Ok!, dico con la mia mente.
Il primo obbiettivo è riuscire a vedere il luccichio dell' acqua che rapidamente scorre lungo il suo antico fiume.
La vegetazione è quasi impenetrabile.
A volte, capisco che madre Natura prende le veci di una madre calma e affettuosa ma nello stesso tempo premurosa nei confronti dei suoi figli.
Lentamente cammino alla ricerca di un varco tra i cespugli.
Trovo una piccola fessura, da contorno rovi, ortiche e rami secchi.
Mi piego, riparandomi il viso con un braccio e già stanco inizio la discesa verso il letto del fiume.
Avanti una gamba, poi allungo anche la seconda, cercando un buon appoggio sulla sponda scoscesa.
La terra inizia a slattare da sotto i miei piedi, assieme a lei anche il mio corpo.


Finalmente dopo qualche metro di scivolata mi fermo, mi ritrovo con un piede che mi permette di arrestare la mia corsa contro una radice di pioppo, mentre l' altra gamba rimane a spenzolare nel vuoto, le mie mani stringono con potenza un vecchio ramo secco.
Mi ritrovo in bilico tra un' impervia sponda e la potenza dell' acqua che scorre sotto di me, inizio a pensare....devo cercare di appoggiare i piedi a terra , dondolando faccio presa tra un ramo e l' altro e dopo poco finalmente riesco ad atterrare in una zona abbastanza pianeggiante.
Mi avvicino ad una sassaia formatasi grazie alle piene annuali del grande fiume, all' improvviso sento forti ciocchi provenienti dal corso d' acqua.
Stremato volto lo sguardo e intravedo dei bagliori argentati che sfrecciano veloci in acqua, il rumore si ripete nuovamente.
Capisco subito che sto per essere il protagonista di una scena rarissima e allo stesso tempo piena di fascino.
Premessa, guardo molti documentari che parlano di animali selvatici ( National Geographic ), ma non avrei mai pensato che mi potesse capitare davanti ai miei occhi una scena di questo genere!
Dato il periodo post primaverile capisco subito di cosa si poteva trattare.
Con la mente lucida, lentamente riprendo la camminata.
I rami si spezzano anche se cerco di fare di tutto per essere il più silenzioso e delicato possibile onde evitare  di rovinare quel momento così raro.
Una volta arrivato sul letto del fiume, trovo davanti a me il verde degli alberi che si intreccia con i colori del del fiume.
Il rumore dell' acqua che scorre nei pressi di una piccola cascata mi fa sentire bene, mi rilassa.
All' improvviso sento un forte rumore, come un' esplosione, una rissa, la tranquillità si arresta in pochi secondi e lascia spazio alla freneticità del periodo degli amori.
Questa volta appoggio a terra l' attrezzatura da pesca.
Una cosa unica mi attendeva quella mattina sul fiume.
Lascio perdere la cattura, la tecnica, la ricerca.
Accantono l' istinto del pescatore.
Osservo, mi avvicino silenziosamente, vedo una sagoma sotto la superficie torbida dell' acqua, è un pesce fermo immobile a fior d' acqua tra la vegetazione ripale, che sta, senza alcun dubbio, preparando la frega.
Dopo qualche istante mi accorgo di essere circondato da moltissimi esemplari di carpa selvatica.
Stupito e nello steso tempo inebriato da tutto quello che mi circonda inizio a riprendere la scena con il mio telefono cellulare.
Mi sembrava di essere in mezzo ad un 'arena circondato da tanti tori, le enormi carpe trasmettevano il loro nervosismo sulla mia pelle, spinte da quell' istinto primordiale della riproduzione.
Sono in un paradiso naturale, inevitabile scriverlo dato le circostanze.
La folta vegetazione, gli aironi, i pesci intenti a corteggiarsi mi fanno capire tante cose.


Da pescatore molte volte ho invidiato località all' estero dove sia le prede che gli scenari vengono descritti come cose degne di essere vissuto solo nei sogni, l' uomo in generale desidera il benessere e la bella vita, il mare limpido,i bei tramonti, le spiagge bianche e delle prede da poter pescare da lasciare senza fiato...
Cari lettori,  per sentirsi avventurieri non importa cambiare Paese, ci sono luoghi vicino a casa, che ci possono regalare scene uniche nel loro genere.
Essere pescatori non significa prendere tanto pesce o prendere l' esemplare più grosso, essere pescatori vuole dire saper amare tutto ciò che ci circonda e potere dar un senso a tutto.
La passione per l' ambiente che ci circonda deve essere prioritario nei confronti della performance.
In oltre dieci anni di attività di pesca sportiva non sono mai stato regista di immagini del genere...A condire il tutto un pizzico di avventura cento per cento romagnola.
Per più di un ora e mezza sono riuscito a osservare il comportamento di quegli animali nel loro ambiente naturale, e sentivo dentro di me che la passione e l' esperienza all' unisono stavano aumentando.
Quasi per scherzo mi trovavo all' interno di un paradiso naturale scelta da molte carpe per la loro riproduzione, facendo da testimone delle loro scorribande tra i sassi e la corrente della cascata, potendole vedere al massimo della loro energia emanata grazie alla potenza esercitata dalla loro coda posteriore per cercare di vincere sull' attrito con l' acqua.
Code color rosso fuoco che scheggiavano in velocità sù e giù dalla cascata, affiancandosi l' una all' altra come se si volessero accarezzare.
Il tempo vola...
Io devo ritornare da Giulia.
Fermo le riprese fatte con il cellulare, risalgo quell' argine impervio e mi dirigo a casa.
Mentre sono in macchina per la via del ritorno verso casa, mi guardo allo specchio e noto un sorriso da bambino sul mio volto.
Il valore di quel sorriso e più importante di mille catture....
Quel sorriso è l' espressione della speranza e della passione, che deve sempre essere vivo e alimentato per fare si che possano essere vivi i nostri sogni e con loro le nostre speranze.
Con la consapevolezza che la nostra Terra è un pianeta magnifico!!!

ON THE ROAD INTO THE JUNGLE...






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