venerdì 3 giugno 2011

La valle del...NON VEDO, NON VIVO, NON CREDEVO...

Oggi è il primo giorno di Giugno, sapevo che dopo il soccorso dello scorso 29 Aprile non potevo starmene tranquillo e beato con la consapevolezza che il pesce dalle mie parti potesse continuare a nuotare senza ostacoli lungo il suo cammino...
A pochi metri di distanza dal luogo del primo soccorso risalente ad Aprile, attualmente sono presenti piccoli laghetti privati ricchi di vegetazione e di uccelli acquatici propensi a nidificare.


Verso la metà del mese di Maggio mi sono accorto che il livello dell' acqua all' interno dei laghi era drasticamente diminuito facendo sorgere in me molte perplessità riguardante un ipotetica sopravvivenza di presunte specie di pesci al loro interno.
Per molti giorni ho tenuto monitorato la situazione.
L' aumento delle temperature ha influito notevolmente all' ulteriore calo dell' acqua rimasta nel lago.
In pochissimo tempo le mie domande iniziano a concretizzarsi, l' acqua diventa sempre più torbida e dal fondo melmoso inizia a sollevarsi fango nero, segno evidente della presenza di Ciprinidi.
Il termometro segna +30°C.
Devo intervenire, non posso rimanere a guardare in silenzio....
Bene!

La valle e i sui abitanti.

Il lago non è il mio, non posso entrare senza autorizzazione.
Il pesce è visibile dalla strada che passa nelle vicinanze quindi soggetto ad atti di bracconaggio.
Il tempo passa, la temperatura aumenta, cala l' acqua e con lei  anche l'ossigeno.
Tra poco tempo , dico tra me e me, qua si sfiora l' ennesimo disastro!
Mi siedo.......ragiono......
Mi serve un numero di telefono.
Un breve giro di telefonate e tac...
Dopo pochi minuti mi trovo sotto mano un nominativo ed un numero di cellulare.
Spero che le indicazioni per risalire al responsabile del lago siano giuste.


Riprendo in mano il cellulare, faccio partire la chiamata, in ansia sento una voce, sono riuscito a mettermi in contatto con una fonte abbastanza attendibile al punto che mi sento ringraziare per aver avvisato della non presenza di acqua e della situazione critica del pesce!
In pochi minuti spiego al ricevente della mia telefonata che sono un pescatore, più che un pescatore un amante della Natura e lo metto a conoscenza del rischio che possono correre quei poveri pesci.
 Lui mi risponde: "A breve manderò un operaio ad aprire le paratie che collegano i laghi facendo sì che quello in secca possa riempirsi nuovamente garantendo la sopravvivenza delle carpe al suo interno".
Ringrazio con la massima gentilezza e dentro di me tiro un enorme sospiro di sollievo.
I giorni successivi mi sono recato nuovamente sul posto per verificare l' attuale stato dell' acqua e del pesce all' interno dei laghi.
Tutto passato.
Strage scongiurata.
Ora mi chiedo...
Come è possibile che il responsabile di questi laghi non sia al corrente di una mancata presenza di acqua all' interno di uno di essi?
Come mai nessuno a parte me si è accorto che all' interno vi erano degli animali che stavano soffrendo in totale silenzio?
Io continuerò ad aspettare per molto tempo che qualcuno mi dia una risposta a queste domande, ma in me rimarrà sempre la consapevolezza di aver vinto nuovamente!
Un ringraziamento particolare va al sig. William che si è prodigato per aumentare l' acqua all' interno del lago.


Le foto sono state scattate attorno alle ore 12.45, esattamente alle ore 13.20 sono partito di casa per recarmi al lavoro per il turno 14-22...
Il tempo a volte per fare cose meno importanti o secondarie in base alle nostre esigenze realmente non riusciamo ad averlo o è solo una questione di disinteressamento generale??
A voi la risposta!

All' interno dei riquadri evidenziati in fotografia si possono intravvedere le schiene delle carpe intrappolate nella pozza.


IL RISULTATO DOPO L' INTERVENTO:


Prima...

All' interno del riquadro si può notare la poca presenza di acqua  (1.06.2011)



Dopo...
 L' acqua lentamente ha iniziato ad aumentare di livello  (3.06.2011)












































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