sabato 31 dicembre 2011

Fiume Brenta Disastro Ambientale: Gli Aggiornamenti.

Dopo l' ennesimo disastro ittico che ha visto coinvolto il Fiume Brenta,  "Vedi Fiume Brenta Disastro Ambientale" , all' altezza di Bassano del Grappa lo scorso 11 Dicembre mi sono chiesto quale fosse lo stato attuale della situazione, data la totale assenza di informazione a riguardo e il totale menefreghismo che in questi casi accompagna questo tipo di cronaca. Proprio questa mattina mi giungono nuove notizie.
Al momento nel tratto di fiume che parte da Bassano fino ad arrivare a Friola di Pozzolone il livello delle acque sembra parzialmente ristabilito, anche se il letto dell' alveo rimane vittima dell' assenza di precipitazioni che sarebbero fondamentali per ristabilire la giusta portata d' acqua.
I danni stimati nei confronti della fauna ittica, sempre nel tratto sopracitato, ammonterebbe a 4-5 quintali di pesce morto raccolto lungo tutto il tratto di fiume rimasto in secca a causa del blocco della turbina della centrale "Cavilla" a Cismon e alla scomparsa di tutte le uova che i pesci, durante questo periodo, ovvero quello della riproduzione, avevano depositato lungo il letto del fiume.
 Inoltre questa settimana si sono svolti i primi monitoraggi sempre nei confronti di ciò che rimane della fauna ittica, il resoconto finale dei controlli conferma la sopravvivenza di qualche piccolo esemplare di Temolo e di Trota.
Ora la minaccia che gravita attorno a questo lembo di fiume non dipende solo dalle variazioni idriche ma, ad accentuare lo stato precario della salute del fiume, si sono aggiunti i numerosi avvistamenti di Cormorano.


Tendo a sottolineare che la responsabilità è totalmente attribuibile all' essere umano, ciò non toglie che l' avvistamento di numerosi uccelli piscivori possa mettere in difficoltà i pochi esemplari  di pesci sopravvissuti in questo tratto di Brenta.









giovedì 15 dicembre 2011

Fiume Brenta Disastro Ambientale

Una domenica come tante...
Decidi di andare a fare una passeggiata a due passi da casa, staccare la spina, entrare in sintonia con quel vecchio amico che da sempre rimane complice delle tue splendide giornate di pesca, il fiume Brenta.

Cammini lungo la sua sponda, ma immediatamente ti accorgi del disastro...
Il fiume  è scomparso, morto e con lui se ne sono andati anche molti dei suoi abitanti.
Davanti al tuo volto solo  i sassi ciottolosi arrotondati grazie alla forza della corrente e qualche pozza, segno evidente dell' incuria dell' uomo.
I pesci riposano lì, adagiati in un letto di morte e tristezza.
Posso solo immaginare parte dello stato d' animo di chi è cresciuto sul quel fiume, di chi si è visto crescere come pescatore grazie a lui, di chi ha imparato ad amare la Natura e assieme a lei tutti gli esseri viventi che respiravano l' ossigeno presente all'interno di quell'acqua che ha smesso di scorrere Domenica 11-12-2011.
Il giornale di Vicenza parla di un errore umano.
Centinaia di Trote Marmorata, Cavedani e Temoli sono morti, in basso vi riporto i link per leggere gli articoli che ieri sono stati pubblicati sul web.



Associazione Bacino Acque Fiume Brenta

Brenta in secca, è un disastro, tratto da "IL GIORNALE DI VICENZA"

Brenta in asciutto: Un disastro ambientale, tratto da "FISH ON!"

L' ennesima strage si è nuovamente ripetuta!
Ora, chi pagherà le conseguenze della totale scomparsa di un intero ecosistema fluviale?
Di certo, non ci saranno soldi in grado di poter ripristinare tutto il danno subito dall' intera microfauna che abitava e rendeva vivo uno dei fiumi più belli d' Italia.
Con la "morte nel cuore"...