martedì 27 novembre 2012

Fiume Ema, Con I Cingoli Al Centro Del Fiume...

Emozioni, Natura e Passione non è solo una raccolta di stati d' animo miei personali e lo spiegano esattamente i contenuti presenti all' interno di questo piccolo diario virtuale.
Oggi decido di dedicarmi ad un' argomento che dista chilometri di distanza da me e che non riguarda la mia regione.
Ed ecco allora che ci spostiamo in Toscana e scrivo "due righe" che riguardano in prima persona "ciò che rimane", dell' ittiofauna del Fiume Ema.
Queste sono alcune immagini che testimoniano quanto sta accadendo...



































Ponte a Ema (FI), non è la prima volta che uno e più escavatori vengono utilizzati per la pulizia delle sponde del piccolo fiume toscano.
Le operazioni di pulizia però sono svolte lasciando la pala meccanica proprio all' interno del corso del fiume, per pulire sia il sotto sponda, ma anche il centro dell' alveo dove, al suo interno ci vivevano indisturbati  Cavedani, Carpe, Barbi ed altre specie di pesci.
Queste immagini parlano da sole.
Distrutto anche l' intero habitat naturale che ospitava molte varietà di uccelli e piccoli invertebrati.
Sempre dal Web, emergono ulteriori e sconcertanti notizie che spiegano che questo fiume è soggetto puntualmente a numerose forme di degrado dovuto agli scarichi abusivi dispersi da numerose industrie locali. Ne parlano:


Ordinaria amministrazione?
Pulizia e manutenzione del fiume?
Oppure siamo di fronte all' ennesimo atto di deturpamento ai danni della Natura?
Le conclusioni si traggono in breve tempo ed io mi sto semplicemente chiedendo se esiste ancora un briciolo di rispetto e coerenza al mondo, nei confronti dell' ambiente e delle specie animali.
Tolto via l' uomo; tolto via il problema?
Lascio a voi le conclusioni...



sabato 24 novembre 2012

Tramontano Le Giornate Ma La Passione Rimane...

Il solito Sam, solitario e con tanta voglia di vivere immerso nella Natura, carico, solo canna da spinning, artificiali e macchina fotografica.
La temperatura inizia a diminuire, la guazza penetra dentro nelle ossa, i lanci si susseguono ed i pesci tanto per cambiare continuo a s******i.
Lo sguardo fisso lungo la sponda, il neurone intanto, continua a scorre ripetutamente trasmettendo le vibrazioni del polso direttamente al cervello...
Il tempo passa veloce.
Sono le 17.00 e quasi è buio.
Solo io, qualche Ghiandaia ed il migrare dei Gabbiani che con il loro battere d' ali preannunciano l' arrivo dell' ennesima perturbazione.
Tre pesci sbagliati ma non importa, ce ne sarà ancora del tempo per rifarsi...
Un forte crampo tra collo e spalle decide di porre fine al breve pomeriggio in solitaria che mi ha tenuto compagnia.
Recupero l' ultimo metro di bava rimasta in acqua, con le dita ripongo l' ancorina del mio artificiale al passante del lancino, metto in tensione il filo e stop!
Dolorante risalgo l' argine, sollevo gli occhiali e guardando l'orizzonte lascio il sopravvento alle emozioni, incantato da uno splendido tramonto e dai riflessi che solo lui era in grado di potermi regalare in quel preciso istante.
Anche questa per me è vita, anche questo per me è il giusto significato da attribuire alla pesca, " non intesa come cattura ", ma come punto d' unione per le mie sensazioni e per i miei pensieri, solo quelli più belli...



giovedì 1 novembre 2012

In Silenzio

In silenzio do le spalle al cemento di un manufatto, seduto sull' erba umida, sento un brivido di freddo ma non mollo, mentre il riflesso delle nuvole stampato su di uno specchio d' acqua mi lascia a bocca aperta.
Mi sento una cosa unica, inglobata all' interno di una fotografia, responsabile di essere l' unica testimonianza dell' estrema bellezza dell' istante che passò.
Annuso il profumo delle campagne attorno a me.
Mi rilasso e spensierato inizio a contare i cerchi nell' acqua disegnati dai numerosi Carassi venuti a galla per salutare l' ennesimo giorno che sta per tramontare.
Niente pesca...
Le canne sono appoggiate sul manto erboso, gli artificiali dentro alla zaino...potrei lanciare ma non voglio disturbare troppo la danza dei pesci che mi tengono compagnia.
Io sono nascosto dentro a questa fotografia, rannicchiato alla destra più scura dell' immagine...
Li mi siedo e continuo ad osservare la bellezza di quell' istante...
La mia persona è seduta da sola nell' ombra della notte alla ricerca di se stessa, mentre la mia passione continua a brillare all' interno dello scorcio più luminoso di questo scatto.


Pochi minuti e il buio mi ghiaccia anche i pensieri...
La notte sta arrivando.
Indolenzito mi alzo, impugno le lance e mi dirigo a casa...
Ripenso, osservo e scrivo queste parole, anche se so che i sentimenti a fatica si trasmettano.
Ciao a tutti, ci rileggiamo alla prossima sottile emozione...