Sono reduce da una grande giornata di pesca.
Una giornata attesa con ansia, aspettata e desiderata da tempo.
Decido di provare una nuova tecnica di pesca, per cercare di colmare lo stop della pesca al Siluro con l' arrivo delle prime ghiacciate invernali.
Ho un' amico che lo spinning alla Trota in cava lo pratica da tempo e proprio grazie a lui e alle sue prolungate motivazioni e convincimenti a riguardo decido di iniziare ad assottigliare i diametri, diminuire le grammature e a tornare a rendere più sensibile il polso alla toccata maliziosa della Trota, accantonando solo "per poco" la prepotenza e la sgarbataggine del mio amico Siluro.
Questa mattina io e Giulia partiamo per dirigerci all' interno del lago prescelto per la sessione di pesca.
Gli occhi a stento si aprono, reduci dalla dura e prolungata preparazione di tutti gli artificiali effettuata durante la nottata la quale ci avrebbe accompagnato in riva alle sponde della cava qualche ora più tardi, rigorosamente monterò ami singoli senza ardiglione su tutti i miei giocattoli colorati.
Il freddo successivamente diverrà il vero padrone di questa splendida domenica, l' unica nostra filosofia di pesca...
Arrivati sul posto il colore azzurro dell' acqua mi coinvolge, mi carico, il polso inizia a dare segni di nervosismo, immediatamente mi metto alla ricerca di una bollata a galla, segno dell' attività in prossimità della superficie da parte delle Iridee del lago.
Iniziamo velocemente l' azione di pesca e dopo qualche minuto non possono mancare i primi attacchi, alcuni andati a vuoto altri successivamente seguiti da varie ferrate che lasciano dietro di loro solo il loro suono di rapidità emesso dallo spostamento d' aria, il tutto accompagnato dal canto della frizione del mulinello...
Piccole testine piombate accoppiate con grubbettini colorati alternati all' utilizzo di rotanti sono la giusta dieta molto apprezzata delle trote che con puntualità attaccano ripetutamente i nostri artificiali.
La concentrazione è costante e cerco il più possibile di apprendere da ogni singolo minuto che questa domenica è stata in grado di regalarmi.
Un singolo minuto potrebbe apparire insufficente, poco importante, ininfluente, ma chi pesca con questa tecnica riesce a capire che ogni secondo che si svolge all' interno dell' azione di pesca, può contenere valori d' arricchimento per la nostra esperienza personale di vitale importanza sotto l' aspetto tecnico-pratico.
Le catture non mancano e con loro anche qualche breve scatto fotografico.
Questo breve racconto lascerà dentro di me un segno indelebile, la pesca mi fa stare bene, mi rilassa, mi fa sognare.
Vedere la mia compagna correre, impugnare una canna da pesca e divertirsi per me è una delle più belle soddisfazioni che il mio sport mi possa regalare, la pesca trasmette passione e amore per la Natura.
Pescare è la mia giusta medicina, non ne posso fare a meno è la mia adrenalina alimentatrice di sogni che fa si che io possa mettere da parte i pensieri e le difficoltà che quotidianamente ognuno di noi è condannato a vivere.
Che sia Siluro, Trota, Black Bass, Perca, Carpa non importa, ciò che mi droga e che spesso mi rende felice si chiama Spinning e io quando impugno la canna in mano mi sento semplicemente il più felice dei pescatori.
Grazie a Giulia, Stefano e Federica per essere stati in grado di avermi fatto vivere un' indimenticabile giornata all' insegna della mia passione preferita, ogni tanto bisogna staccare la spina e questa pescata mi ha fatto ritornare bambino...
Grazie a voi Iridee che mi avete regalato un esperienza nuova e fantastica, vi sareste in qualsiasi caso meritate al di la del risultato, una foto, un bacio ed un meritato rilascio in Natura.
The next adventure...