giovedì 29 marzo 2012

Campotto (FE), bracconaggio e mala gestione delle acque interne.

Campotto (FE), Gennaio 2011.
Immediatamente con l' arrivo dei primi mesi invernali, il Consorzio Di Bonifica decide di attivare i piani di ripristino dei livelli all' interno degli alvei adiacenti al contesto naturalistico della Valle Santa e Valle d' Argenta, procedure assai note per gli abitanti della zona i quali si vedono mettere in asciutta tutti gli anni, i due canali che attraversano il piccolo paesino Argentano, il Garda "Scolone" ed il Garda Alto "Menata".
Entrambi i corsi d' acqua sono parte integrante di un sistema di alimentazione fondamentale per riempire con metri cubi d' acqua entrambe le valli, "Santa" e "Argenta".
Acqua è significato di vita, in particolare di quella ittica e da sempre Campotto ne è un esempio, un paese che la qui storia associa il suo nome con l' immagine della pesca in Emilia Romagna.
Personalmente ho avuto la fortuna di girare quasi tutto il territorio del nostro magnifico paese sia da pescatore ma anche da turista e puntualmente nel periodo primaverile le sensazioni che questo piccolo angolo di Paradiso collocato all' interno del Parco del Delta del Po è in grado di sapermi regalare sono molteplici; canali ricchi di vegetazione, fiori, uccelli, alimentano sentimenti unici che collegano la mia mente in modo diretto con parte del mio passato, in quanto, devo proprio essere grato ai canali di Campotto se sono riuscito a crescere come pescatore sportivo.
Tutto questo rende questa parte di territorio Ferrarese, tra le bellezze naturali più significative del nostro paese.
Il problema che il contesto naturalistico e ambientale della Valle Santa e dei suoi canali devono affrontare durante il periodo autunnale e invernale è che, come sopra citato, la Bonifica difficilmente tende a rispettare le norme riguardanti il deflusso minimo vitale all' interno degli alvei principali, con conseguenze drastiche nei confronti della fauna ittica locale.
Abbassando cruentemente la portata idrica, si costringe obbligatoriamente, qualsiasi forma animale presente all' interno dell' alveo stesso a concentrarsi in punti ove la profondità del fondale è maggiore, il pesce quindi tenderà ad aumentare la propria concentrazione in prossimità di buche poste vicino ad anse dove la corrente, durante le procedure di diminuzione del livello idrico è riuscita ad erodere più sedimento.
Altri punti fondamentali per la localizzazione di fauna ittica messa in difficoltà dal non mantenimento del deflusso, sono le zone in prossimità di ponti o manufatti.

DMV






E' logicamnete comprensibile che proprio in queste situazioni di criticità il lavoro inizia a farsi particolarmente facile, specialmente per chi di fauna ittica autoctona ed alloctona ci vive e ci guadagna.
Ecco che anche in questo caso l' Oasi e tutto il suo contesto paesaggistico-naturale svanisce, lasciando spazio alla tristezza.
Proprio in questi due periodi dell' anno (ovvero autunno e inverno) nemmeno i paesani che a Campotto ci vivono da anni, sanno con precisione quando la Bonifica deciderà di diminuire i livelli idrici di "Garda" e "Menata", mettendo in questo modo in seria difficoltà la sopravvivenza degli abitanti dei due canali ma loro, I Predoni, lo sanno e puntualmente giungono all' interno del territorio di Ferrara per lavorare indisturbati.

I Predoni del fiume Po:

Dicesi, Predoni del Fiume Po, vere e proprie bande di bracconieri provenienti dall' Est Europa, in particolare dall' Ungheria, giunte in Italia per compiere vere e proprie razzie di pesce in particolare di pesci Siluro, Carpa e Luccio Perca, per poi successivamente commercializzare le carni, non sottoponendole a controlli sanitari, all' interno del mercato Europeo, un giro d' affari che frutta circa tre milioni di euro all' anno per la commercializzazione di pesce contaminato dalla diossina.
I metodi di pesca utilizzati dai famosi Ungheresi sono totalmente illegali, pesca a strappo, lamare, reti e pesca con elettrostorditore; sono una tra le maggiori cause di morte dei corsi d' acqua in Emilia Romagna dopo l' inquinamento e la mala gestione delle acque.
Il fenomeno Ungheresi o "Predoni del Fiume Po" viene denunciato in Italia per la prima volta nel 2005 dal Gruppo Siluro Italia, a rischio ci sono attualmente ancora ben sette province:

-CREMONA


-MANTOVA


-PADOVA


-ROVIGO


-PARMA


-FERRARA


-RAVENNA


Anni di lotte e denunce sono servite per mettere in risalto questo nuovo male che gravita attorno ai nostri ecosistemi ittici, ma proprio in questo periodo, ci stiamo accorgendo che il fenomeno è in costante evoluzione.
I predoni non hanno lasciato il Po, in quanto enorme ricchezza di patrimonio ittico, ma in certi periodi dell' anno si alternano, lasciando l' areale padano, avvicinandosi così anche alle più piccole realtà, in questo caso anche a quella di Campotto e con lui tutto il contesto che gravita attorno alla Valle Santa e Valle di Argenta, arrivando a toccare anche parte del territorio della Valle del Mezzano, enorme lembo di terra che unisce il territorio di Ferrara a quello Ravennate costeggiando le famose Valli di Comacchio.
Sporadici avvistamenti, effettuati da pescatori locali, si sono iniziati a verificare tra il 2009 e il 2010 fino ad arrivare ad oggi.
Inutili le segnalazioni ad enti preposti alla sicurezza e alla tutela del nostro territorio.
Le attività illecite e di bracconaggio puntualmente e periodicamente continuano a svolgersi, a voi le conclusioni:





Il problema riguardante la mala gestione del patrimonio ittico dell' areale di Campotto (FE), non si limita solo al non mantenimento del DMV o al bracconaggio ma, ad aggravare ulteriormente lo stato precario della situazione si aggiunge anche lo scarso interessamento da parte della Bonifica sempre nei confronti dei pesci.
In data 26 Gennaio 2012 mi sono giunte notizie riguardanti l' ennesima "negligenza" effettuata dagli enti preposti.
Il tutto è nato da una segnalazione effettuata da guardie volontarie nei confronti dei pescatori dell' Est Europa, colti a pescare pesce, seriamente in crisi d' ossigeno, rimasto intrappolato all' interno di una camera di raccordo, che come scopo ha quello di fare transitare acqua da un piccolo canale immettendola successivamente, all' interno della Valle Santa.

IMMAGINI SCATTATE SUL POSTO



NE PARLANO I GIORNALI




Anche tutto questo fa parte del Parco del Po!
Tiriamo le conclusioni...
Non mantenimento del DMV, PESCA DI FRODO, INCOMPETENZA DEGLI ENTI PREPOSTI, MENEFREGHISMO NEI CONFRONTI DI INTERI ECOSISTEMI ACQUATICI.
Mi continuo a chiedere per quanto ancora tutto questo possa continuare...
Questo è un' aspetto del nostro paese, molta incompetenza e poca responsabilità sempre d' ordinaria amministrazione.
Intanto noi pescatori, anziché unirci per una giusta causa, continuiamo a coltivare la nostra passione pensando solo all'ipocrisia, finalizzata allo solo scopo di raggiungere un solo obbiettivo...LA CATTURA, alimentando così invidia e odio tra associazionismo.
Non esiste Pesca senza un vero contesto Naturalistico.
Non dimentichiamoci che mentre noi stiamo fermi, seduti a lamentarci in un Bar o in un negozio di Caccia-Pesca, là sul fiume c'è chi continua a morire in nome dell' ipocrisia e della poca responsabilità del solito e scontato essere umano.

CAMPOTTO (FE),  BRACCONAGGIO E MALA GESTIONE DELLE ACQUE INTERNE.





Dopo tutto questo bel vedere mi conforta molto sapere che, i massimi vertici della Bonifica decidono di alzarsi lo stipendi di 10 mila euro...

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2 commenti:

  1. Ho letto il post e credo di essermi rovinato la giornata....
    E' veramente triste leggere queste informazioni e vedere come queste nostre amministrazioni pensino solo a loro ed ai loro amici infischiandosene di far rispettare le regole e di proteggere la natura da questi, ormai noti, scempi.
    Dove andremo a finire??
    Saluti, Lorenzo.

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  2. Ciao Lorenzo è un piacere averti qui...
    Partendo da questo presupposto, di dico solo che a me le giornate iniziano a guastarsi esattamente ad inizio autunno e rimangono nere fino all' arrivo della primavera.
    Voglio precisare che questi territori vengono letteralmente sterminati, puntualmente tutti gli anni, "DA SEMPRE" che io sappia e le problematiche che mettono in ginocchio questi areali sono puntualmente molteplici.
    Non stiamo parlando di pochi ettari di terra, ma di chilometri e chilometri d' estensione territoriale...
    Ciò che accade nelle zone della Valle Santa e Argenta si espandono anche lungo l' immensa Valle del Mezzano.
    Se non conosci queste zone, basta che ti colleghi su Google Earth, zoomi in Emilia Romagna fino a vedere le immense Valli di Comacchio, la Valle del Mezzano è quel lembo di terra che costeggia le valli di Comachhio non verso al mare, ma verso l' entroterra.
    Il territorio colpito parte da li e termina all' interno della mappa andando a combaciare con le due valli minori che si localizzano proprio alla sinistra del paese chiamato Argenta.
    Lembo di terra con un' elevatissima estensione di territorio pieno zeppo di piccoli canali di bonifica.
    Tutti presi di mira nei periodi sopra citati dalle cause riportate all' interno del post...

    Grazie per la tua sensibilità...

    Intanto facciamoci forza, non c'è un' impiegato comunale che sappia cos' è la differenza tra una specie autoctona e una specie alloctona...

    A presto.

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