Marzo bagnato ma specialmente un Marzo "non da tutti".
Umidità, giornate grigie, molto vento freddo e tanta ma tanta acqua...
I fiumi esondano riempendo le golene, la rugiada viene raccolta sulle foglie dell' erba alta e la guazza inzuppa per bene i miei scarponi, ghiacciandomi i piedi.
Condizioni meteo al "limite", portatrici però di pesci di grande mole, che stressa al massimo sia l' attrezzatura ma anche la mia psiche.
Il freddo ti entra dentro, schiantandoti le ossa ma la voglia di pescare, di pensare e di sognare rimane sempre li, alta nei miei pensieri.
Sono mesi di continue perturbazioni cariche di pioggia...
La bassa pressione atmosferica inchioda l' attività dei pesci facendo si che la loro apatia possa aumentare vertiginosamente.
Io questo fenomeno lo percepisco immediatamente...
I Siluri non "reagiscono", ignorano totalmente il mio artificiale, ma...
So bene che loro sono li e so anche che, continuando a stuzzicargli i barbigli, una possibilità di potermi gustare una bella strattonata in canna ci può scappare.
Lancio, rilancio e ritorno a rilanciare.
Niente, il nulla.
Non un salto da parte di una Carpa per annunciare l' arrivo della Primavera, non una bollata d' Abremide in superficie, attorno a me solo coppie di Germani Reali interessati alla nidificazione ed in lontananza stonati gridi di Gabbiani venuti, sorvolando la mia testa, ad annunciare l' arrivo dell' ennesima "cattiva" perturbazione.
Cambio le carte da giocare.
Decido di spostare l' azione di pesca in prossimità del fondale.
Sostituisco l' esca che con precisione e a ripetizione inizia ad emettere vibrazioni in modo impeccabile.
Improvvisamente qualche cosa inizia a muoversi sott' acqua.
Basta poco per capire chi decide di venirmi a fare visita.
Attacco violento, rinculo in canna seguito da una lenta partenza.
Seguiranno trentacinque minuti di dolori al polso destro, accompagnati da ripetuti colpi di coda .
Trentacinque minuti che separeranno l' incontro a tu per tu tra me ed il "drago".
Fatica, sudore, reumatismi imprecazioni e tanta forza di volontà per concludere il tutto con un fresco e gigantesco abbraccio.
Determinazione ed impegno sono stati premiati dall' esperienza accumulata negli anni vivendo questa magnifica passione...
Coccolo un po il mio amico maculato e gli restituisco nuovamente la libertà.
Ciao ragazzi, alla prossima...
"magari con un buco in meno negli stivali e con l' acqua superiore ai quindici gradi", attendendo così la tanto attesa bella stagione...
Tempi duri?
Credo di si!
A presto Sam.
Umidità, giornate grigie, molto vento freddo e tanta ma tanta acqua...
I fiumi esondano riempendo le golene, la rugiada viene raccolta sulle foglie dell' erba alta e la guazza inzuppa per bene i miei scarponi, ghiacciandomi i piedi.
Condizioni meteo al "limite", portatrici però di pesci di grande mole, che stressa al massimo sia l' attrezzatura ma anche la mia psiche.
Il freddo ti entra dentro, schiantandoti le ossa ma la voglia di pescare, di pensare e di sognare rimane sempre li, alta nei miei pensieri.
Sono mesi di continue perturbazioni cariche di pioggia...
La bassa pressione atmosferica inchioda l' attività dei pesci facendo si che la loro apatia possa aumentare vertiginosamente.
Io questo fenomeno lo percepisco immediatamente...
I Siluri non "reagiscono", ignorano totalmente il mio artificiale, ma...
So bene che loro sono li e so anche che, continuando a stuzzicargli i barbigli, una possibilità di potermi gustare una bella strattonata in canna ci può scappare.
Lancio, rilancio e ritorno a rilanciare.
Niente, il nulla.
Non un salto da parte di una Carpa per annunciare l' arrivo della Primavera, non una bollata d' Abremide in superficie, attorno a me solo coppie di Germani Reali interessati alla nidificazione ed in lontananza stonati gridi di Gabbiani venuti, sorvolando la mia testa, ad annunciare l' arrivo dell' ennesima "cattiva" perturbazione.
Cambio le carte da giocare.
Decido di spostare l' azione di pesca in prossimità del fondale.
Sostituisco l' esca che con precisione e a ripetizione inizia ad emettere vibrazioni in modo impeccabile.
Improvvisamente qualche cosa inizia a muoversi sott' acqua.
Basta poco per capire chi decide di venirmi a fare visita.
Attacco violento, rinculo in canna seguito da una lenta partenza.
Seguiranno trentacinque minuti di dolori al polso destro, accompagnati da ripetuti colpi di coda .
Trentacinque minuti che separeranno l' incontro a tu per tu tra me ed il "drago".
Fatica, sudore, reumatismi imprecazioni e tanta forza di volontà per concludere il tutto con un fresco e gigantesco abbraccio.
Determinazione ed impegno sono stati premiati dall' esperienza accumulata negli anni vivendo questa magnifica passione...
Coccolo un po il mio amico maculato e gli restituisco nuovamente la libertà.
Ciao ragazzi, alla prossima...
"magari con un buco in meno negli stivali e con l' acqua superiore ai quindici gradi", attendendo così la tanto attesa bella stagione...
Tempi duri?
Credo di si!
A presto Sam.
VEDO CON PIACERE CHE LE PARANOIE LE HAI PER UN ATTIMO DIMENTICATE....
RispondiEliminaDIRTI CHE SEI BRAVO E' DA COGLIONI !
QUESTA E' LA TUA PESCA E QUESTI SONO I TUOI POSTI CHE DIFENDI DA SEMPRE NONOSSTANTE TUTTO!
VEDERTI POMICIARE CON IL BAFFONE E' SEMPRE UNO SPASSO!!!!
IL MIO ABBRACCIO!
Dr.Bass
Tu sei uno di quelli che capisce "tutto" subito.
EliminaUn' abbraccio Marco, un' abbraccio grande :D
bel racconto vissuto intensamente,grande spero che presto tocchi anche a me di incontare il big one se il tempo smette di fare le bizze,ti rinnovo i miei complimenti per il tu blog e il tuo impegno nella salvaguardia dell'ambiente ciao
RispondiEliminaErmy
Ermy arriverà ne sono certo, anche se mi sembra di vedere che le soddisfazioni non ti mancano...
EliminaCi regali sempre pesci -MERAVIGLIOSI- credimi :D
Ti ringrazio per i complimenti e contraccambio il tutto...
A presto Sam
Gran cattura e senso dell'acqua, mi era sfuggito il tuo blog! Ora sonO tra i Followers!!!
RispondiEliminaChub
Benvenuto Daniele è un piacere trovarti all' interno di Emozioni, Natura e Passione, spero tu lo possa apprezzare.
EliminaUn saluto e a presto, Sam.